Il pomodoro ha origini in America Centrale e Settentrionale. Esistono una moltitudine di varianti e nella cucina italiana è diventato basilare nella dieta mediterranea. I pomodori sono ricchi d'acqua (oltre 94%), carboidrati 3 %, proteine 1.2%, fibre 1% e grassi solamente 0.2%. Una recente ricerca giapponese ha scoperto che il pomodoro contiene una sostanza detta licopene che aiuterebbe a regolarizzare l'attività del fegato. Inoltre, il pomodoro fa bene alle cellule, alle ossa ed aiuta a smaltire i grassi nel sangue.
La trasformazione del cibo ingerito in sostanze di più facile assimilazione per il nostro organismo prende nome di DIGESTIONE. La ptialina o amilasi salivare inizia la digestione degli amidi nella bocca; nello stomaco, la pepsina, responsabile della digestione delle proteine, sarà attivata dall’acido cloridrico che a sua volta non danneggerà le pareti dello stomaco grazie all’intervento protettivo di muco e mucosa; nell’intestino, invece, la bile emulsiona i grassi (più specificatamente nel duodeno); l’amilopsina (succo pancreatico) completerà la digestione degli amidi, la tripsina completerà quella delle proteine e la lipasi pancreatica scinderà i trigliceridi in acidi grassi e glicerolo; i processi digestivi saranno infine completati dal succo intestinale.