La cipolla è un prodotto dell'oro che risale a tempi antichissimi, utile in cucina e ricca di proprietà terapeutiche (in dermatologia può essere utilizzata come antibiotico, antibatterico semplicemente applicando il succo sulla parte da disinfettare). In Italia le regioni Puglia, Reggio Emilia, Sicilia e Campagna sono le più accreddidate per la loro coltivazione.
La stragrande varietà della specie si contraddistinguono per la forma del bulbo, il colore è il sapore. Un'altra distinzione viene fatta a seconda dell'utilizzo e cioè se cipolla viene consumata fresca o essiccata. La cipolla più conosciuta è quella di Tropea, seguita da quella di Suasa, quella di Breme, la ramata di Monitoro e la Borrettana. Generalmente quella rossa possiede una maggiore quantità di sostanze aromatiche rispetto a quella bianca, anche se dal punto di vista nutrizionali non si riscontrano particolari differenze (100g cipolla fresca contiene 26 calorie, mentre 100g di cipolla essiccata ne contiene 24 calorie).
La cipolla ha un consistente valore nutritivo, grazie alla presenza di sali minerali e vitamine, soprattutto la C, ma contiene anche molti fermenti che aiutano la digestione e stimolano il metabolismo.
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La trasformazione del cibo ingerito in sostanze di più facile assimilazione per il nostro organismo prende nome di DIGESTIONE. La ptialina o amilasi salivare inizia la digestione degli amidi nella bocca; nello stomaco, la pepsina, responsabile della digestione delle proteine, sarà attivata dall’acido cloridrico che a sua volta non danneggerà le pareti dello stomaco grazie all’intervento protettivo di muco e mucosa; nell’intestino, invece, la bile emulsiona i grassi (più specificatamente nel duodeno); l’amilopsina (succo pancreatico) completerà la digestione degli amidi, la tripsina completerà quella delle proteine e la lipasi pancreatica scinderà i trigliceridi in acidi grassi e glicerolo; i processi digestivi saranno infine completati dal succo intestinale.