Sono funghi ben conosciuti, ne esistono però molte varietà che differiscono in colori e dimensioni e non sempre è facile distinguerli. Le caratteristiche comuni di tutte le specie sono: - il cappello è carnoso con una colorazione variabile che va dal bianco al rosso bruno, a forma di globo quando è ancora giovane e che si espande durante la crescita ( arriva sino a 10cm di diametro).
- le lamelle al di sotto del cappello sono principalmente color biancastro ed in seguito alla crescita passano da rosa a viola per divenire quasi nere al termine della crescita.
Bisogna fare attenzione a non confondere il prataiolo con altri funghi velenosi dall'apparente aspetto simile come l'Amanita Verna che è un fungo mortale e che si distingue dal Prataiolo soprattutto per la presenza della volva nel gambo.
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La trasformazione del cibo ingerito in sostanze di più facile assimilazione per il nostro organismo prende nome di DIGESTIONE. La ptialina o amilasi salivare inizia la digestione degli amidi nella bocca; nello stomaco, la pepsina, responsabile della digestione delle proteine, sarà attivata dall’acido cloridrico che a sua volta non danneggerà le pareti dello stomaco grazie all’intervento protettivo di muco e mucosa; nell’intestino, invece, la bile emulsiona i grassi (più specificatamente nel duodeno); l’amilopsina (succo pancreatico) completerà la digestione degli amidi, la tripsina completerà quella delle proteine e la lipasi pancreatica scinderà i trigliceridi in acidi grassi e glicerolo; i processi digestivi saranno infine completati dal succo intestinale.